Sono Vilma e sono tornata da pochi giorni dall'ultimo viaggio in Madagascar e vorrei raccontare le mie impressioni.

Il Madagascar è una terra molto bella, ma non voglio parlare del paesaggio che è molto vario, dalle foreste pluviali  e dalle grandi risaie, poche strade e oserei dire una sola strada che va da nord al sud con un traffico intenso e alquanto disagiata; vorrei invece parlare dei bambini. Molti bambini. Bellissimi !!! Anche con molti problemi. Troppi problemi.

Non vado in Madagascar per il sole, non per turismo, non per il paesaggio,  che come ho detto è molto vario e molto bello, vado per i bambini.  Vorrei fare tanto per loro, non posso, non ne ho la possibiità e ciò che mi blocca più di tutto è la lingua.  Non parlo il malgascio, la loro lingua, e poco francese.

Posso solo dare loro il mio affetto, tanto affetto.  I bambini di Tsara Zaza questo lo sanno e loro danno tanto affetto anche a me.  Me lo danno Cinthia e Marcellino, due bimbi fantastici con i loro handicap fisici e i loro grandi sorrisi. Me lo dà Martha che scrive, ora anche con le mani, ma all'inizio solo con i piedi.  Me lo dà Maxime, che affettuosamente chiamo Dadamax, quando viene a giocare con Cinthia e Marcellino e quando si unisce al canto degli altri bambini in cappella: stonato ma grande nel suo volere essere uguale agli altri.   I bambini di Tsara Zaza ormai li conosco da anni, perchè alcuni di loro fanno parte di questa grande famiglia da quando è stata fondata, mi piace vederli crescere e mi farebbe piacere se loro diventassero grandi migliorando la loro vita e, con essa, anche una parte del Madagascar.  Vogliono bene a tutti i volontari che arrivano a Tsara Zaza.  Sono grandi nel loro piccolo. Sono fantastici quando ti abbracciano, ti chiedono coccole, amore, sorrisi e ..... nutella, caramelle, giochi.  Sono comunnque  sempre e solo bambini uguali a tutti i bambini del mondo, con i problemi e le difficoltà di un paese povero e io voglio loro un mondo di bene