Tornati da questa stupenda esperienza ci è stato chiesto di scrivere qualcosa della nostra avventura.  Siamo partiti il 10 agosto da Torino e arrivati a Tana il giorno seguente. Cosa ti colpisce subito di questa città sono gli odori, miriadi di odori e colori. Durante il viaggio in pullman per Mananjary affascinano i diversi paesaggi, i volti incuriositi, i bimbi che ti salutano e chiedono soldini, e appena ti fermi ti travolgono per venderti cibi tipici del posto.

Ormai c'eravamo quasi arrivati dopo due giorni di viaggio iniziamo a vedere quello che avevamo tanto cercato: la gente felice, la natura selvaggia ma anche la nostra serenità... Più ci avvicinavamo e più aumentava il desiderio di arrivare. La strada è stata tortuosa a volte, ma la cosa che vedo in questo Paese apparentemente povero è la vita che c'è..." Dans la route ", come si dice qui, le vie sono sempre praticate da persone, pulcini, oche, papere, maiali e serpenti. Ci siamo accorti che é proprio vero quello che diceva Laura, cioè che qui si vive in base al ritmo del sole, abbiamo notato che la gente il sole lo ha in faccia, tutti sono stupiti quando ci guardano hanno delle espressioni che parlano da sole. Quello che ci rimarrà per sempre nel cuore, di questo viaggio, sono i bambini pieni di sorrisi da regalare, piccoli ma già uomini. Alcuni di loro ballano nelle strade fuori dai Paesi per cercare di racimolare qualche Ariary, altri cercano di riempire le buche in modo tale da fare rallentare l'autista, ma noi siamo troppo veloci e quando apro il finestrino sentiamo pronunciare parole francesi dalla loro bocca. Purtroppo doniamo qualche soldo ma non possiamo cambiare il loro futuro, però ci sentiamo in dovere di regalare a loro almeno una speranza ... Questi ragazzi, senza un soldo ma pieni di gioia, ci hanno insegnato con semplicità a sorridere alla vita che stiamo vivendo. Dopo due giorni di viaggio siamo finalmente arrivati a Tsara Zaza, i bambini ci hanno travolti con i loro bei sorrisi presentandosi uno ad un aiutandoci a portare le borse e soprattutto mettendoci a nostro agio. I giorni piano piano sono volati, i bimbi ci hanno portato subito a vedere le coltivazioni spiegandoci un sacco di cose, ci hanno accolti, ed è diventata anche la nostra casa, la nostra grande famiglia. Pur non avendo i genitori hanno chi sa prendersi cura di loro, nel modo giusto, e dandogli una giusta educazione. É un vero tesoro la loro fantasia, creatività, curiosità. Non passa giorno in cui non pensiamo a loro ed ai momenti passati insieme. Questa magica vacanza ci ha fatto davvero aprire gli occhi, la semplicità attorno a noi ci faceva notare che tutto ciò di cui abbiamo bisogno lo abbiamo: eravamo in un posto stupendo, con una natura incontaminata unica in tutto il mondo, con persone magnifiche che si accontentano di parole, canzoni e gesti, si mangia bene, faceva caldo e alla sera fresco ... Non potevamo chiedere altro ... Un' avventura assolutamente da rifare!

Samuele e Rebecca